Lo spirito audace ed innovativo di un’amministrazione comunale si è unito alla creatività di Filippo Cannata in un progetto che ha coinvolto l’intera città di Modica suscitando l’interesse dei media nazionali ed internazionali.

Mentre altrove si faceva a gara ad esibire luci industriali, la città siciliana ha spento il centro storico per accendere 250 luminarie disegnate da quasi tremila bambini delle scuole locali e poi realizzate con l’aiuto di ragazzi delle scuole superiori, scout, artigiani, professori, genitori. I pannelli di luce sono stati sistemati sulle facciate dei palazzi storici e in corrispondenza dei lampioni (spenti) dell’illuminazione pubblica: profili luminosi unici, irripetibili, creativi hanno catturato l’attenzione dei passanti conferendo un tocco di novità e di magia ai percorsi di sempre. L’accensione delle luminarie è stata poi accompagnata dalla sinfonia orchestrata di 16 campanili del centro storico (“CHO-Q-LIGHT”) e seguita dal percorso della via Lucis che ha ridisegnato con un tappeto di luci (lanterne realizzate ad hoc come le luminarie) la strada che conduce alla Chiesa di S. Giorgio, inserita nella lista mondiale dei beni dell’Umanità dell’Unesco.

L’evento ha voluto proporsi in primo luogo come un contributo in termini di risparmio energetico; in secondo luogo, come un’occasione per consentire di vedere e apprezzare la luce (o la voce) della luna, ma anche come un momento di pausa atto a favorire la ricerca di quel silenzio interiore che ha riportato il Natale alla sua vera essenza, come festa dell’amore reciproco e dell’avvicinarsi al mistero della Nascita.

La ricorrenza che gli abitanti (e non solo) hanno vissuto in quei giorni, e’ stato un Natale modicano al 100% che si e’ ripreso le proprie tradizioni, non ha noleggiato simboli altrui o usurati dalla consuetudine o dalla pubblicità, grazie ad una città che ha cercato e voluto un rinascimento culturale e spirituale del proprio territorio e della propria identità.

Modica, come Torino e Lione prima di lei, ha saputo dare vita ad un evento di marketing territoriale unico, ha saputo quadruplicare la propria offerta culturale (Quasimodo, il Barocco, il cioccolato, Un canto di Luce) con un prodotto che suscita meraviglia, e regala emozione.